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Non bisogna aggiungere acqua fredda quando
si scola la pasta.
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Gli spaghetti cotti tendono ad ammassarsi.
Il modo migliore per scolarli è versarli
nel colapasta e toglierli dall'acqua pochi
alla volta con un forchettone di legno.
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La pasta al dente a Napoli si chiama pasta
"verde", cioè con un punto
centrale ancora crudo.
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La durata della cottura non dipende solo
dal formato della pasta, ma anche dallo
spessore.
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La pasta deve essere preparata sempre espressa.
Non si deve "scottare" prima,
per poi riprendere la cottura al momento
di servirla, perchè apparirebbe senza
elasticità, poco brillante e vischiosa.
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Occorrono 10/12 g. di sale grosso marino
ogni litro d'acqua. Il sale va aggiunto
solamente quando l'acqua inizia a bollire.
Se si mette prima l'ebollizione risulta
più lenta.
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Non bisogna lasciarsi prendere dalla tentazione
di spezzare gli spaghetti per comodità
quando si buttano in acqua. Aspettate che
si pieghino e mescolateli con il forchettone
di legno.
Sarebbe
bello essere in grado di riconoscere la
pasta di buona qualità "ad occhio", sbirciando
attraverso l'involucro trasparente della
confezione, prima di acquistarla.
Solo dopo l' esame palato possiamo renderci
conto se il nostro acquisto è stato felice
o dobbiamo rivedere la scelta fatta in negozio.
Una volta fatta bollire, naturalmente secondo
le regole
(vedi I segreti della
cottura), la pasta deve presentarsi
senza rotture, poco collosa, non deve ammassarsi
e deve presentare una certa resistenza durante
la masticazione.
Qualcuno
obietterà: La pasta non si conserva, si
mangia! Il prodotto essiccato si presta
comunque ad essere conservato per lunghi
periodi in luogo fresco ed asciutto.
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